Con le moderne tecniche mediche e ospedaliere, ormai nella maggior parre dei presidi si propone alla futura mamma di portare con sé una playlist di musica da tener su durante il travaglio e durante il parto.
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Musica per il travaglio: come scegliere
La musica può essere un punto a favore durante la fase parto perché magari il ritmo e le parole di una canzone riescono quantomeno a distrarre dal dolore che naturalmente vive ogni donna mentre dà alla luce il proprio pargoletto. La musica è un toccasana quando la donna avverte le contrazioni e lancia i gemiti, rendendolo meno doloroso.
Non a caso in campo medico la musicoterapia viene considerata come una valida branca e dunque viene messa a frutto anche in una situazione che comunque, per quanto meravigliosa sia, è comunque dura da sopportare.
Ma quali sono le canzoni che più si adducono alla situazione? Una regola assoluta e oggettiva non esiste perché la musica è un qualcosa di estremamente personale e soggettivo, magari c’è chi predilige il jazz, chi il blues chi il pop, o chi magari sceglie la musica che riproduce i rumori della natura. Insomma la scelta è vasta, ma la regola base, forse la sola, è scegliere canzoni che ci scorrono dentro con cui si ha JNA specie di rapporto di connessione. Scegliere la musica giusta vuol dire permettere al corpo di produrre delle sostanze naturali tipo la morfina, dette endorfine, che attutiscono il dolore del travaglio.
Musica per il parto: preparare una playlist
Detto ciò, dunque, ossia che la scelta di canzoni da metter su per il parto deve essere melodica per le nostre orecchie, ma in particolare deve essere un riflesso dell’io della donna, bisogna considerare l’idea che la lista di canzoni abbia generi e ritmi diversi, dal più melodico al più strong, così che ad ogni stadio del dolore la musica possa accompagnare la partoriente rendendole quanto più ammortizzato possibile il dolore.
Nel canticchiare o mimare le canzoni preferite, sarà più naturale gemere senza avvertire spasmi, oltre al fatto che aiuta al rilassamento durante le pause, pensando più al dopo parto, e cioè a tenere in braccio il nostro amore piuttosto che pensare al male che si avverte spingendolo fuori.
E c’è di più, ascoltare la musica dal ritmo avvolgente influisce sul controllo del respiro, momento di fondamentale importanza durante il parto naturale, cosa che di solito provano ad insegnare al corso preparto. Di certo quella playlist che già ha un significato per noi, sarà l’elemento chiave del travaglio e assumerà un valore aggiunto in futuro perché sarà legato al ricordo di aver dato alla luce la nostra ragione di vita.
Come deve essere la musica da parto
La musica da ascoltare durante il travaglio deve accompagnare fase dopo fase, quindi tra le prime canzoni della playlist ci vogliono quelle dalla melodia rilassante e avvolgente, mentre per la fase energica e spasmodica meglio ritmi strong vibranti che diano alla partoriente la carica giusta.
Le canzoni possono essere anzi devono essere in lingua straniera per poter fare in modo che la donna resti concentrata, e la playlist deve essere lunga dalle 5 alle 10 ore nell’eventualità che il travaglio duri di più.