Uno dei momenti più belli per le neomamme senza ombra di dubbio è quello relativo allo svezzamento bambini. In questa fase dieta tutto comincia diventare molto più reale, mentre le poppate pian piano si allontanano diventando così un ricordo. Il momento dello svezzamento segna un importante crescita per il proprio figlio, passando dalla fase neonatale a un nuovo step di crescita. In questa nuova guida per mamme cercheremo di illustrare quali sono i passaggi più importanti nella fase dello svezzamento.
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Quando iniziare lo svezzamento bambini?
Come abbiamo spiegato all’inizio del nostro articolo il momento dello svezzamento bambini rappresenta una fase importante nella crescita. Il neonato smette di avere un’alimentazione basata solo sulla pecora inizia andare così una semisolida dove vengono introdotti cibi complementari ma diversi al latte. Questa, inoltre, diventa importante anche per gli altri motivi che riguarda la coordinazione motoria è la deglutizione del bambino.
Sulla base di tale motivazione è importante scegliere il momento giusto dunque: quando iniziare lo svezzamento bambini? La risposto a questa domanda è davvero molto semplice dato che lo svezzamento deve comunque cominciare intorno ai 4 mesi con introdurre delle pappe di frutta o simili a partire dal quarto mese, senza andare oltre sesto mese di crescita.
La scelta comunque resta determinata da quelle che sono le prime abitudini alimentari del neonato, dato che allo svezzamento deve essere comunque accompagnata l’alimentazione a base di latte per quali bambini spesso non riescono allontanarsi prima degli 8 mesi o prolungandolo fino ai 10 mesi o addirittura un anno di vita.
Cibi per lo svezzamento
Lo svezzamento è una fase assolutamente importante nella vita di un bambino sotto un anno, motivo per cui diventa necessario scegliere con cura gli alimenti da dare, al fine che questo possa mangiare con gusto e non sentire totalmente la mancanza del latte data l’alimentazione semisolida. La lista di cibi per lo svezzamento può essere molto varia, anche se come potete immaginare le caratteristiche devono essere ben precise.
Ricordiamo che lo svezzamento deve essere iniziato in una fascia di età compresa dai 4 e 6 mesi e che l’alimentazione deve comprendere latte yogurt, i brodi vegetali, l’introduzione di cereali quindi crema di riso, mais e tapioca, ovviamente le verdure quindi facciamo riferimento a brodi vegetali e passati di patate, carote, zucchine. i cibi di riferimento per lo svezzamento cambiano nella fascia di età dai 12 ai 24 mesi dove il latte materno viene sostituito da quello di crescita, mentre ai cereali possiamo introdurre o rifarlo, alle verdure vanno integrate anche melanzane e carciofi.
Cose da evitare durante lo svezzamento
Nel momento in cui si parla di svezzamento bambini le immagini che molte mamme hanno davanti i propri occhi è quella del rifiuto del cibo semisolido. Secondo molti pediatri il bambino nella prima fase dello svezzamento a tende a rifiutare il cibo semisolido, perché è abituato al sapore dolce del latte materno. Dunque quali sono le cose da evitare durante lo svezzamento? In cima a tale lista troviamo senza ombra di dubbio la completa eliminazione del latte materno, o latte in sé.
Il bambino soprattutto in questa fase tenderà a rifiutare i brodi vegetali, che possono avere comunque un gusto molto più forte. Il consiglio è quello di tenere sempre un biberon con del latte, pronto ad essere sostituito al posto semisolido. Ultimo consiglio, ma non meno importante, è quello di evitare consumo di succhi di frutta o bevande contenenti dello zucchero che possono andare in netto contrasto con il latte e quindi creare un mix di acidità portante malesseri appunto al bambino.